Estetica (Einaudi) by Georg Wilhelm Friedrich Hegel

autore:Georg Wilhelm Friedrich Hegel [Hegel, Georg Wilhelm Friedrich]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858416303
editore: EINAUDI
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Sezione prima

L’architettura

L’arte, lasciando comparire il suo contenuto a esistenza determinata nella realtà effettuale, diviene un’arte particolare, per cui noi solo ora possiamo parlare di un’arte reale e quindi dell’inizio reale dell’arte. Ma insieme alla particolarità, nella misura in cui essa deve portare ad effetto l’oggettività dell’idea del bello e dell’arte, esiste immediatamente, secondo il concetto, una totalità del particolare. Se perciò qui, nell’ambito delle arti particolari, si incomincia col trattare l’architettura, questo fatto non deve avere solo il senso che l’architettura si pone come quell’arte che si presenta come la prima da considerare in base alla determinazione concettuale, ma va insieme mostrato che essa è anche da trattare come la prima arte secondo l’esistenza. Nel rispondere alla domanda quale inizio abbia avuto la bella arte in conformità al concetto e alla realtà, noi possiamo decisamente escludere sia il dato storico empirico, che le riflessioni esteriori, le opinioni e le rappresentazioni naturali, che cosí facilmente e in tanti modi si fanno a questo proposito.

Infatti siamo abitualmente spinti a porci dinanzi una cosa nel suo inizio, perché l’inizio è il modo piú semplice in cui essa si mostra. Con ciò ci si richiama implicitamente alla idea confusa, che questo modo semplice palesi la cosa nel suo concetto e nella sua origine, cosicché lo sviluppo da un tale inizio fino alla fase con cui abbiamo propriamente a che fare viene poi concepito con altrettanta facilità secondo la categoria triviale che una simile progressione abbia portato gradatamente l’arte alla fase attuale. Ma l’inizio semplice è nel suo contenuto qualcosa per sé cosí insignificante che non può non apparire per il pensiero filosofico come del tutto accidentale, sebbene proprio per questo, per la coscienza comune, un’origine di tal genere sia ritenuta piú comprensibile. Cosí, per es., per spiegare l’origine della pittura, si racconta la storia di una fanciulla che aveva tracciato i contorni dell’ombra del suo innamorato addormentato; per l’inizio dell’architettura si cita una volta una caverna, un’altra un tronco ecc. Questi inizi sono per sé cosí comprensibili che l’origine sembra non avere bisogno di nessuna ulteriore spiegazione. I Greci in particolare hanno inventato molte graziose storie con cui soddisfare il bisogno di rappresentarsi la prima origine, e queste storie riguardavano non solo gli inizi della bella arte, ma anche quelli delle istituzioni etiche e di altri rapporti della vita. Questi inizi non sono storici, e tuttavia dovrebbero avere lo scopo non di farci comprendere le origini concettualmente, bensí di limitare invece la spiegazione al procedere storico.

Noi invece dobbiamo, in base al concetto dell’arte, cosí stabilirne l’inizio, che il primo compito dell’arte consiste nel dar forma a quel che è in se stesso oggettivo, il terreno naturale, l’ambiente esterno dello spirito, e quindi nell’imprimere in quel che è privo di interiorità un significato ed una forma che rimangono esterni ad esso, non essendo la forma ed il significato immanenti all’oggettivo stesso. L’arte a cui è posto questo compito è, come abbiamo già visto, l’architettura, che ha trovato il suo sviluppo prima della scultura o della pittura e della musica.

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